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In Italia il 12 ottobre 2009 nacque il primo blog destinato a diventare simbolo del successo imprenditoriale

in campo del content marketing, il blog si chiamava “The Blonde Salad” ad opera di una sconosciuta Chiara Ferragni e del suo fidanzato dell’epoca. Da un investimento di 500 euro arrivarono a un fatturato di 6 milioni l’anno.

 

Le storie di successo dei blog non sono moltissime. Chi è riuscito ad emergere ha intravisto al momento giusto opportunità di crescita e business, quando ancora non erano presenti alternative nel mercato di destinazione.

 

Perchè scrivere è ancora oggi un valido strumento di business?

Perchè produce contenuto da leggere e la lettura per noi è conoscenza. In particolare il blog viene letto perchè è percepito come veritiero, al contrario della pubblicità, dove è palese che l’intento principale è quello di vendere qualcosa.

 

Quindi, cosa accomuna le storie di successo legate ai blog, a parte un po’ di fortuna? Tre C:

  • Contenuti
  • Costanza
  • Condivisione

Devi dare informazioni utili e di qualità, farlo con costanza (che vuol dire frequenza, non quantità)

e fare in modo che quei contenuti siano condivisi da quante più persone possibili.

 

La questione non è aprire un blog o meno, ma farlo e inserirlo in una più ampia

strategia di content marketing. Credere di poter aprire un business solo con un blog è auspicabile

ma poco probabile, pensare di inserirlo tra le leve di marketing insieme a pagine social,

tutorial Youtube, ebook gratuiti e funnel di lead generation, ad esempio, è decisamente molto

più realistico.

Chiunque può diventare un bravo blogger, basta sia in grado di produrre contenuti di qualità.

Attenzione però a non confondere blog con sito: quest’ultimo è fermo, immobile, rimane più

o meno sempre lo stesso (anche se richiede comunque degli aggiornamenti periodici), il blog

invece non si ferma mai e prevede un’interazione autore – lettore che è poi la grande ricchezza

di questo strumento.

Inoltre non dimentichiamo che il blog è un luogo dove possiamo scegliere cosa pubblicare senza

sottostare alla volontà del proprietario della piattaforma, come avviene per Facebook dove

i contenuti ritenuti obsoleti dagli algoritmi vengono eliminati. Insomma, è uno strumento che

dà una libertà preziosissima.

 

Quindi, a cosa serve un blog per un’azienda?

Ad esprimersi liberamente creando le motivazioni che portano il consumatore ad acquistare. Non ti farà vendere, non subito. Ti permetterà di guadagnare l’attenzione dell’utente, quindi la sua fiducia. E senza fiducia non ci sono vendite.

 

Come aprire un blog?

Le soluzioni sono due: aprire un blog autonomo su un CMS (content management system)

con un proprio indirizzo (www.ilmioblog.it) oppure creare una sezione nel proprio sito

aziendale, chiamarla Blog e lasciare che gli utenti rimangano all’interno del sito.

WordPress è il CMS più utilizzato nel mondo, motivo per cui rappresenta l’alternativa più

valida alla creazione di un blog interno al sito. Consente più o meno a chiunque abbia dimestichezza

con internet di inserire articoli senza difficoltà, mentre la sezione interna di un sito

richiede l’intervento di un programmatore e l’implementazione di un sistema interno, un CMS appunto.

Tutte le piattaforme come WordPress consentono di visualizzare il blog in formato responsive, cioè prevedono un’impaginazione automatica per i dispositivi mobili. In pratica pubblichi l’articolo e lo vedrai correttamente formattato sullo smartphone o sul tablet.

Se decidi di aprire uno spazio online dedicato al blog aziendale, il primo passo da fare è quello

di acquistare il dominio (.it e .com, consigliati entrambi). I siti che permettono di avere

un dominio a pochi euro sono molti, come Aruba, ed è possibile collegarli direttamente da WordPress.

Una volta aperto il proprio blog, si dovranno andare a decidere, le categorie, gli argomenti, i tag(le parole chiavi che identificano il contenuto di quell’articolo).

Definiti argomenti e tag, all’interno di un blog esterno non devono mancare importanti pagine

fisse, ovvero quelle che non vengono aggiornate con gli articoli ma che danno informazioni sul

blog. Si tratta di pagine di questo tipo:

  • Chi siamo/Chi sono: se un utente atterra sul blog dai social o dai motori di ricerca, vorrà

probabilmente capire chi sta parlando.

  • Contatti: obiettivo del blog è informare ma anche coinvolgere. Approfitta di questa pagina per chiedere contributi, suggerimenti e per dare modo di contattare te o la tua azienda con diverse modalità.
  • Benvenuto/Il progetto: da qualche parte devi prevedere di inserire un testo di spiegazione del progetto blog, può essere la homepage completamente dedicata o una parte di essa.

 

Non ti resta altro che provare ad aprire il tuo blog pubblicando i tuoi primi articoli oppure se vuoi una mano contattami!